Elena Fontana

Inizia gli studi di danza classica all’etá di 11 anni e a 13 quelli di classico- spagnolo con Isabel Moisés Fernández . In seguito, oltre a partecipare a numerosi stage in territorio milanese, studia regolarmente Flamenco con Elena Vicini e Juana Calá. Nel 1999 si trasferisce a Madrid dove vive per tre anni. Nella capitale spagnola ha la possibilitá di conoscere grandi artisti e frequentare la scuola “Amor de Dios” dove studia Flamenco con maestri tra cui: La “China”, Belén Fernández, Belén Maya, Elvira Andrés, Rafaela Carrasco, Domingo Ortega e Alejandro Granados. Rientrata in Italia continua ad aggiornarsi regolarmente con soggiorni di studio in Spagna a Madrid e a Jerez de la Frontera. Dal 2003 si esibisce in Italia in diversi spettacoli collaborando con diverse realtà tra cui la compagnia La Moreria, nello spettacolo Soniquete, la compagnia di Simon Besa e con il gruppo Flamenco in Concert, esibendosi in vari Teatri a Milano e dintorni. Dal 1996 si dedica all’insegnamento del Flamenco in territorio milanese collaborando con diverse scuole tra cui “Danza e Movimento”, “Fuori di danza” ,“Accademia Danza e Spettacolo” di Crema , “Monza City Ballet” e “Moma Studio”. Collabora occasionalmente con diverse scuole ed associazioni proponendo Stage di Flamenco e Sevillanas. Dal 2005 si dedica all’organizzazione di Stage di Flamenco in italia e in Spagna principalmente con la bailaora Mercedes Ruiz con la quale dal 2007 organizza lo stage internazionale Barrio de San Miguel a Jerez de la Frontera. Nel 2009 fonda l’associazione Yantrarte nell’intento di promuovere il Flamenco.

Tutto è iniziato…
A 13 anni ho fatto la mia prima lezione di classico spagnolo e me ne sono innamorata!!!!
Da lì è partito questo grande VIAGGIO…..

Quando hai capito che il Flamenco sarebbe stato la tua professione?
Ai tempi dell’università quando cercavo di progettare la mia vita….

Hai mai pensato di non farcela?
Ogni tanto penso di FARCELA!!!!!

Chi sono i tuoi punti di riferimento ?
Mercedes Ruiz in primo luogo. Mi interessa moltissimo anche il lavoro e la didattica di Rafaela Carrasco e la ricerca corporea di Belen Maya.

Quante ore alla settimana dedichi allo studio?
Dipende dai periodi e dai progetti…
Se ci sono in vista spettacoli o se se devo montare coreografie per le lezioni, mi dedico con più costanza anche se sarebbe bene, comunque, lavorare almeno una buona ora al giorno.

Quanto ha influito il flamenco nelle tue scelte personali?
Tantissimo!!!! Sia a livello conscio che a livello inconscio!!!

Se tornassi indietro quali sono le cose o le scelte che non rifaresti ?
Dopo qualche minuto di riflessione non mi viene in mente proprio nulla……
Probabilmente rifarei tutto così….

Qual è stata, se c’è stata, la più grande difficoltà che hai incontrato per raggiungere i tuoi obiettivi di artista?
Dover sempre trovare in te stessa la motivazione, l’incoraggiamento, l’organizzazione…
Insomma sei sempre tu la fonte della tua ricarica….anche quando sei scarica!!!
e poi vivere contando solo sulle “entrate” flamenche….

Quali sono le tue inquietudini d’artista ? Cosa ti fa salire l’ispirazione ?
L’inquietudine, per me, non è sempre e strettamente legata alla figura dell’artista…
Ci sono artisti che conducono una vita sana ed equilibrata e creano capolavori….
Io sono una anima irrequieta e radicale in cammino verso l’equilibrio….. sono convinta infatti che solo l’equilibrio tra gli estremi, di ogni genere, sia la chiave di una reale pace del cuore….ops.. forse sto uscendo dal tema…..!!!
Tornando all’ispirazione… nasce spesso dall’ascolto di una buona musica, dalla visione di un bello spettacolo o semplicemente da un personale stato d’animo.

Tecnica ed espressività. Che cosa viene prima?
Entrambe hanno il loro peso… certo l’espressività o c’è o non c’è….
La tecnica è questione di volontà!

Ti senti più artista o più insegnante?
Forse più insegnante – parlo per sensazione personale non in quanto a numero di allievi!!!!

Qual’è il messaggio che vorresti trasmettere ai tuoi allievi?
La passione per questa splendida arte, la presa di coscienza del proprio corpo e delle sue potenzialità espressive, l’ eleganza e la femminilità che possono essere integrate alla forza viscerale tanto propria al flamenco

E quale al pubblico? Quale tipo di pubblico vorresti conquistare?
Bhe ovviamente l’ applauso di un pubblico flamenco avrebbe un altro valore…
ma penso che sia bello conquistare ogni tipo di fruitore per poi scoprire il motivo del suo consenso……

Qual’è il tuo rapporto con gli altri colleghi?
Come nelle relazioni di vita……
“Hola que tal” con tutti … e con pochi grande intimità e totale condivisione.

Quali sono i tuoi progetti attuali?
Bella domanda…. ti pagherei per avere una risposta!!!!!! Diciamo che sto cercando…. Mejor dicho… VOGLIO TROVARE!

C’è stato un momento della tua carriera particolarmente emozionante e per questo indimenticabile?
La prima volta che ho montato una coreografia per le mie allieve, tanti anni fa per il saggio di fine anno… Ero molto emozionata e, se da una parte mi sembrava un sogno fatto realtà e godevo delle gratificazioni, la parte più irrequieta e, in quel momento più saggia, di me mi spronava ad andare avanti … “bello, ma non sarà tutto qua”…… e infatti non lo era! Ero ancora agli albori del Viaggio!!!

E che cos’è che non hai ancora fatto ma che speri un giorno di fare? Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Una cosa che mi piacerebbe molto provare è affidarmi nelle mani di un buon coreografo/a, di cui ovviamente avrei stima e fiducia totale, e montare un piccolo spettacolo…

Qual’è l’artista/collega (bailaor, cantaor, tocaor) della scena attuale che più corrisponde al tuo gusto e che più ti emoziona?
Bailaora spagnola Mercedes Ruiz, italiana Carmen Meloni

La tua meta ideale: Sevilla, Jerez, Madrid o…?
Oggi la mia meta non è il luogo ma il MAESTRO!

Tradizione o modernità?
Tutto purchè sia fatto bene e nel rispetto dell’essenza.

Pensi che ‘il Duende’ sia solo una prerogativa del popolo gitano o spagnolo?
No!!!!! C’è chi ha duende e chi no.

Il tuo più grande difetto e il tuo più grande pregio come artista e come persona
Non credere abbastanza in me stessa….
Avere voglia di superare i miei limiti…..

La prima letra che ti viene in mente…
No te necesito, no te nesecito…. La vida es muy bonita pa’ vivirla en un martirio!!!!
(Dedicata agli uomini che mi fanno soffrire!!!!! AHHHHHHH……..)

A che cosa pensi un momento prima di salire sul palcoscenico?
Mucha Mierda, Ele, Omnamashivaya….

Le emozioni che provi mentre balli …a cosa pensi ?
Il bello è quando non pensi più….

Ti capiterà di salire sul palco e non avere voglia di ballare, voglio dire… immagino che quando diventa un impegno possa succedere. Come te la sbrighi ?
Non capita quasi mai di non avere voglia di ballare…
di essere molto stanca sì…. A quel punto pensi alla cervecita che ti meriterai dopo lo sforzo!!!!!

Bailaora solista su di un palco. Chi vorresti con te come accompagnamento al cante y al toque ?
Sogno nel cassetto?….. Ballare una alegrias o una siguirya cantata dal Palomar

Cosa pensi invece del baile in compania? Sia come ballerino che come spettatore.
Molto Interessante…

Il palos che ti rappresenta di più o quello che pensi sia più rappresentativo per il tuo baile
Siguirya

Ascolti altri generi musicali oltre al flamenco? Se si quali?
Musica sacra indiana, fado, musica brasiliana, musica balcanica, amo i Dire Straits e Bob Marley!!!

L’ultimo libro che hai letto?
“L’equazione dell’anima”

La tua giornata ideale?
Svegliarmi a Madrid…. al massimo al Palmar!!!

Qual’è il momento della giornata dove ti senti maggiormente creativo ?
Nel pomeriggio…

Un consiglio per i nostri lettori che vogliono fare del flamenco la loro professione
Analizzate bene tutti i contro e, se dopo averli analizzati, rimanete della stessa idea cercate un grande MAESTRO.

Il tuo segreto inconfessabile …
Tale rimane

Il tuo compagno ideale: dentro o fuori dell’ambiente flamenco?
L’unica cosa che ho capito in materia, in tarda età, è che non deve essere troppo IDEALE!!! Quindi non mi creo aspettative!!!

Il flamenco in una parola
VITALITA’

Ringraziamo Elena! per chi volesse approfondire:

3 pensieri su “Elena Fontana

  1. Ho avuto occasione di ammirare la bravura di Elena Fontana in molteplici esibizioni
    è una donna fatta per il Flamenco con la effe maiscola,io amo di lei sopratutto la forte
    caratterizzazione e l’espressività,essa riesce ad infondere al pubblico
    l’essenza del flamenco.

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