Cristina Díaz García

Cristina Díaz García nasce a Pforzheim (Germania) il 16/10/1967 da genitori spagnoli.
All’età di 7 anni in poi inizia a studiare diverse discipline: Flamenco, Danza Orientale (inizia a 16 anni con il nome artistico di Jacqy dal suo secondo nome Jaqueline), Balli Latino Americani, Salsa, Hip Hop, Ginnastica Ritmica, Danza Classica e Moderna e Contemporanea, Funky, Break Dance, Video Dance, Tango Argentino, Danze Popolari, Danza Africana, Tribal Belly Dance. Studia presso scuole di danza, palestre, congressi, tablaos e associazioni in Germania dal 1974 al 1983, in Spagna dal 1999 al 2009, e in Italia dal 1997 ad oggi.

La passione per il Flamenco le viene trasmessa dal padre andaluso sin da bambina. Si dedica intensivamente al flamenco, frequentando contemporaneamente numerosi corsi e stages sotto la guida di famosi maestri spagnoli. Fra cui: dal 1986-1993: Concha Vargas, Anibal Rios, Pedro Fernadez, Mercedes Delgado, Timo Lozano, il duo Macarena Rodriguez e Jose Manuel Huertas – primi ballerini della compagnia BALLET TEATRO ESPANOL di Rafael Aguilar, La Renata,ed altri. Dal 1996-2009: Mercedes Ruiz, Carmen Campillo,Salvador Moderno Bravo (El Tigre), Leonor Rebollo, Hiniesta Cortes, Olga Ponce e Moises Ramos (compagnia Rethalia), Melisa Pozo, Juan Paredes (della compagnia Cristina Hoyos), Carmen Meloni, La Tati, ed altri.

Studia Danze Orientali, Danza del Ventre ,Tribal Belly Dance e varie fusioni in Germania con: Atike e Selma (Pforzheim)1982/3. In Spagna: Naima (Barcelona)2005, Nesma (Madrid), Clarissa Gayao Barcelona)2006/7, Fatima (Oropesa del Mar)2008, Rachida Aharad(Barcelona)2007, Myriam Soler(Madrid)2009. In Italia: Wael Mansour (Albano/Roma)2007, Nesma (Roma)2004, Clarissa Gayao (Latina)2006, L’Aura (Firenze)2009, e tanti altri presso i vari congressi di danze orientali a Riccione, Maggio e Ottobre 2008.

Masterclass con: Wael Mansour, Saida, Mouna, Zaza Hassan, Giulia Mion, Sandy D’Alì, Sharon Kihara, Sarah Shahine, Margarita, Mona Habib, Jalila, Silvia Martinez, Najma, Perla, Fatima, Olivia (Riccione)2008. Ismail Saad, Leila Haddad, Sandy D’Ali, Sarah Shahine, Bellabina, Saida, Olivia, Margarita, Jalilah, Ailema (Riccione 2009) .

Vince svariati premi fra cui:
1983 concorso di Break Dance TANZSCHULE WILD a Pforzheim/Mühlacker Germania, 3°Premio solisti Break Dance
1984 concorso nazionale -regione Baden Würtenberg “Break Dance Sensation’84”, a Pforzheim in Germania 1°Premio solisti Break Dance
1991 concorso di “Sevillanas”, a Karlsruhe in Germania il1°Premio categoria A coppie con il fratello Juan Josè Dìaz Garcìa.
1993 concorso di “Sevillanas”, a Oropesa del Mar in Spagna il 1°Premio da solista.
2001 Premio Internazionale “ENRICO CARUSO”, a Anzio/Nettuno Italia per Flamenco in fusione con Tarantella.
2006 GRAN GALA di Formia 1°Premio per Danza Orientale e Flamenco
2008 Concorso nazionale DANZA AMARE Latina, IL MIGLIORE D’ITALIA 2°Premio per il Flamenco.
2008 Concorso nazionale F.I.D.S. Rimini vincono i suoi allievi il 1°Premio nazionale Hip Hop Gruppo Diversamente Abili
2009 Concorso provinciale F.I.D.S. provincia di Latina vincono le sue allieve 1°Premio per il Flamenco.

Nel 1993 inizia ad insegnare Flamenco in Germania, continuando dal 1994 in Italia. (tra 1999-2000 singole esperienze da insegnante flamenco arabo) fino oggi. Nel 2001 inizia ad insegnare Danza del Ventre in Italia fino al giorno di oggi.  Nel 2003 inizia ad insegnare Video Dance e Fusioni- vari stili fino al giorno di oggi. Nel 2006 prende il diploma FIBES per maestra di Flamenco. Fra il 2006 – 2007 fa l’assistente di Tango Argentino a Latina. Da Febbraio 2007-Luglio 2008 insegna Hip Hop a ragazzi diversamente abili a Latina. Nell’estate 2008 insegna (stage) in Spagna presso Marina D’Or – Oropesa.

Altre esperienze come Giudice di Gara: 1985 – 1986 vari concorsi di Break Dance presso piccole località tedesche. 1992 concorso di “Sevillanas”, a Karlsruhe in Germania. Spettacoli,manifestazioni e partecipazioni: Germania: 1990-’93 partecipa con il suo gruppo “AIRE DE ANDALUCIA” e da sola a numerose manifestazioni fra le quali “FOLKLORE FESTIVAL INTERNATIONAL”, Flamenco al Wildpark Stadion di Karlsruhe (Germania), trasmessi dalle reti regionali e nazionali SDR3/ARD/RTL e commemorato da vari articoli sulla stampa nazionale. Italia: Dall’1994 -Montello LIVE Festival,GRAN GALA di Formia,ecc.

Da sempre partecipa a spettacoli di beneficenza come “Il Sole Di Paola”,”30 Ore per la Vita” a Latina.

Cura le coreografie del corpo di ballo delle Opere Liriche di Latina, dove attua anche da solista e prima ballerina nelle Opere: CARMEN, LA TRAVIATA, IL TROVATORE, ed altre a Latina, Roma, Terracina, Cisterna.

Con la propria Scuola di Danza “MUNDO ESPAÑOL” a Latina, porta i seguenti Spettacoli e Saggi Creati e diretti da lei ai Teatri di Latina e provincia: “HIJO DE LA LUNA”musical flamenco(2003), “PASION Y FUSION”(2004), “FUEGO Y PASION(2005)”,”LOS ZAPATOS ROJOS”musical flamenco(2006), “IL SULTANO E LE 40 BALLERINE” musical orientale(2006), “IL GENIO NELLA LAMPADA”musical orientale(2007), “TUTTI IN SCENA”(2008), “HIJO DE LA LUNA”musical flamenco(2008) e repliche con grande successo, “NAVIS”(2009) cura tutta la parte della Danza orientale con la regia di Arturo Canistrà.

In Spagna: Cura e partecipa alle coreografie portato in Spagna nei ultimi anni: 2004 Teatro di PALOS DE LA FRONTERA (ANDALUCIA), 2006 Feria de Abril “Caseta Amigos De Isla Cristina” BARCELONA (CATALUNYA), 2007 La Carboneria SEVILLA (ANDALUCIA).

Conferenze tenute da lei: Fine Marzo 2008 tiene una Conferenza sulla Danza Orientale presso il Victoria Residence a Latina in occasione della manifestazione “Le vie dell’Armonia”. Inizio Maggio 2008 tiene tre Conferenze in spagnolo e tre Spettacoli sulla storia del Flamenco presso la scuola media Leonardo Da Vinci di Latina, dove gli è stato chiesto questa collaborazione, visto il grande riscontro di oltre 500 studenti della lingua spagnola ed il suo impegno fuori dalla sua patria per la cultura spagnola.

Scuole ed istituzioni presso le quali ha insegnato o insegna tuttora: Italia -Latina e Provincia e Roma e Provincia: Scuola d’Arte L’ANFITEATRO, Centro Danza TERSICORE, TOP DANCE 7, PORFIRI DANZA,
Palestra DIMENSIONE CORPO, AGORA SPORT VILLAGE, Scuola Danza BAILANDO, Scuola Danza VICTORIA , MARWEY Danza , ANZIO DANZA, C.D.S.TERSICOREA, I.A.L.S., la propria scuola di danza MUNDO ESPAÑOL ed altri.

I mas media la seguono sia in Germania nei quotidiani e nelle reti nazionali tedesche ARD/ZDF, che in Italia trasmettendo sulle reti nazionali RAI3, LAZIO TV, Latina TV, SKY ed altri reti satellitari e regionali vari scene delle sue esibizioni ed interi spettacoli suoi; altre tanto mandano in onda interviste o programmi dedicati interamente a lei o ai sui gruppi -Flamenco “Duende de Malaga” -Danza Orientale “ALHAMBRA”.

Cristina Dìaz continua tutti gli anni ad studiare ed aggiornarsi in Spagna o in Italia con grandi maestri del Flamenco e di Danza Orientale , organizzando anche i viaggi studio. Recentementeha preparando lo Spettacolo “DANZANDO IL MONDO”

Quando hai capito che il Flamenco sarebbe stato la tua professione?
Quando ho realizzato che è una passione di famiglia… cioè da parte di mio padre che è di Huelva. Lui suonava la chitarra flamenca da ragazzo, e quando ho finalmente iniziato a frequentare un corso di flamenco si è iscritto anche lui, trascinando anche mio fratello! 😉

Hai mai pensato di non farcela?
Oh si, più di qualche volta… ma andando avanti con gli anni il flamenco mi ha dato sempre più sicurezza e autostima. Da ragazza ero piuttosto insicura e piena di sensi di inferiorità. Ma ripeto, ed è una cosa che dico anche ai miei allievi, il flamenco ti fa crescere, non solo sul palcoscenico.

Chi sono i tuoi punti di riferimento?
Nella mia vita privata ovviamente la mia famiglia.
Nel flamenco tanti, dai mitici come Cristina Hoyos ai più attuali come Mercedes Ruiz… ce ne sono tanti.

Quante ore alla settimana dedichi allo studio?
Diverse, a volte di più a volte di meno, dipende dagli impegni con l’insegnamento.
Ma ogni anno dedico diverse settimane agli  studi intensivi.

Quanto ha influito il flamenco nelle tue scelte personali?
Abbastanza lo vedo spesso nel mio abbigliamento quotidiano per esempio… magliette a pois, ecc.
Nel mio tempo libero spesso la mia famiglia mi deve sopportare… tanto per fare un paragone è un po’ come vivere insieme ad un tifoso di calcio, solo che al posto della partita c’è il flamenco 😉

Se tornassi indietro quali sono le cose o le scelte che non rifaresti?
Nessuna, le cose sono andate come dovevano andare. Dietro ogni scelta c’è sempre un motivo, giusto o sbagliato fa parte della propria crescita.

Qual è stata, se c’è stata, la più grande difficoltà che hai incontrato per raggiungere i tuoi obiettivi di artista?
I primi anni in Italia, erano duri perché non potevo continuare a studiare, avendo mia figlia piccola e nessun appoggio per frequentare corsi di flamenco.

Quali sono le tue inquietudini d’artista ? Cosa ti fa salire l’ispirazione?
Non saprei…. a volte basta sentire un brano musicale anche mentre cucini e ti viene un passo o una sequenza di passi da paura! ( lo so forse è ridicolo, ma l’arte non conosce ne’ faccia ne’ luogo!)

Tecnica ed espressività. Che cosa viene prima?
Beh, una buona tecnica non deve mai mancare, ma senza espressività non mi trasmette niente.
Talvolta un bailaor o bailaora con molta espressività e poca tecnica riesce a trasmettere molto di più.
Sul palcoscenico viene prima l’espressività e poi la tecnica. Nello studio viene prima la tecnica e poi l’espressività.

Ti senti più artista o più insegnante?
A seconda della situazione…

Qual’è il messaggio che vorresti trasmettere ai tuoi allievi?
Io non sono nessuno nel mondo… e nessuno nel mondo del flamenco, vi insegno volentieri tutto ciò che so, ma non vi fermate solo con me. Fate tutti gli stages che vi possono capitare … non si finisce mai d’imparare. Non dimenticate mai di divertivi col flamenco… dopo i duri studi, il sacrificio ed il sudore ci deve sempre stare anche il divertimento.

E quale al pubblico? Quale tipo di pubblico vorresti conquistare?
Che il flamenco è un arte molto complessa con tante sfaccettature. Come pubblico tutte le fasce di età, ma di più i piccoli… cosa molto difficile al di fuori della Spagna.

Qual’è il tuo rapporto con gli altri colleghi?
Con la maggior parte c’è un buon rapporto di rispetto, con alcuni anche di amicizia , dipende… come nella vita normale.

Quali sono i tuoi progetti attuali?
Dopo il musical di flamenco “Hijo de la Luna” creare altri musical.

C’è stato un momento della tua carriera particolarmente emozionante e per questo indimenticabile?
Più di uno… i più grandi del flamenco, che ho conosciuto personalmente, mi hanno confermato sempre che sono i più umili.

E che cos’è che non hai ancora fatto ma che speri un giorno di fare? Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Tornare  nella mia patria, la Spagna.

Qual’è l’artista/collega (bailaor, cantaor, tocaor) della scena attuale che più corrisponde al tuo gusto e che più ti emoziona?
Paco de Lucia, Josè Mercè.

La tua meta ideale: Sevilla, Jerez, Madrid o…?
Sevilla

Tradizione o modernità?
Tutti e due. Secondo come mi sento ispirata nella creazione delle mie coreografie.
Le cose moderne nel flamenco mi piacciono, tranne cose strane di contemporaneo.
Le cose tradizionali come le nacchere fanno e faranno sempre parte nella mia vita flamenca.

Pensi che ‘il Duende’ sia solo una prerogativa del popolo gitano o spagnolo?
NO

Il tuo più grande difetto e il tuo più grande pregio come artista e come persona
Sono abbastanza puntuale… cosa che manca di solito agli andalusi.
Essendo del segno della bilancia cerco sempre di tener un buon equilibrio tra le persone nei miei corsi  e di accontentare tutti, cosa che a volte mi mette in difficoltà.
Dicono che sono troppo buona e che sia il mio unico difetto, boh… questo lascio decidere agli altri.

La prima letra che ti viene in mente…
Hasta en Italia se cantan los Fandangos…

A che cosa pensi un momento prima di salire sul palcoscenico?
Dipende dalla  situazione… a volte “facciamogliela vedere!” oppure “speriamo di ricordarmi tutto!” o “dai andiamo a divertirci!” 0 “esto es para ti, tio Antonio!”

Le emozioni che provi mentre balli… a cosa pensi ?
Mi immedesimo con la musica o il testo … quello che penso dipende da che cosa ballo!

Ti capiterà di salire sul palco e non avere voglia di ballare, immagino che quando diventa un impegno possa succedere. Come te la sbrighi?
Al massimo la voglia viene ballando! Poi il pubblico merita sempre di vedere il meglio di te.

Bailaora solista su di un palco. Chi vorresti con te come accompagnamento al cante y al toque?
Non ho preferenze, che sia famoso o no, non mi cambia la vita, basta che sia bravo!
Forse mi farebbe piacere di nuovo stare sul palco coi musicisti coi quali collaboravo in Germania.

Cosa pensi invece del baile in compania? Sia come ballerina che come spettatrice.
C’è chi è più portato per un tablao e chi per un palco con una grande compañia. Come bailaora rispetto tutti e due i modi di lavorare. Come spettatore è sempre affascinante vedere una compañia  in atto.

Il palos che ti rappresenta di più o quello che pensi sia più rappresentativo per il tuo baile
Sono quattro : Fandango de Huelva, Tangos, Alegrias y Bulerias.

Ascolti altri generi musicali oltre al flamenco? Se si quali?
R and B, musica orientale, hip hop, reggaeton…

L’ultimo libro che hai letto?
“Mein fast perfektes Leben “  di Jonathan Tropper (La mia vita quasi perfetta… in tedesco 😉

La tua giornata ideale?
Tutti felici e contenti intorno a me!

Qual’è il momento della giornata dove ti senti maggiormente creativo?
Non c’è un momento specifico nella giornata!

Un consiglio per i nostri lettori che vogliono fare del flamenco la loro professione
Non smettere mai di studiare e di aggiornarsi anche dopo 80 anni 😉 … non si finisce mai di imparare!

Il tuo segreto inconfessabile… (tanto giustamente non ce lo dice nessuno!)
Siiiiii e te lo vado a dire proprio qui jejejeje!

Il tuo compagno ideale: dentro o fuori dell’ambiente flamenco?
C’è l’ho… pazientemente al mio fianco ci sopportiamo a vicenda e ci vogliamo tanto bene nello stesso tempo… è completamente fuori dell’ambiente flamenco, ma rispetta il mio lavoro.

Il flamenco in una parola
MI VIDA

Grazie Cristina! Per chi volesse saperne di più:

5 pensieri su “Cristina Díaz García

  1. wow bellissima intervista, non sapevo che avevi fatto tutte queste cose. Anzi pero sapevo che che sei un tecnico federale FIDS a non lo hai scritto qui. Forse lo hai dimenticato a scriverlo? Si, ma figurati se ti sei scordata di scrivere questo e allora quante altre cose ti sarai scordata a scrìivere?! hahaha
    Mi piacerebbe molto partecipare a qualche stage con te, visto che per frequentare un corso da te sono troppo lontano.

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    1. ciao, questa intervista fú fatta poco prima che se ne andó mio marito…
      dal momento di essere diventata vedova, pur troppo avevo ricevuto varie pugnalate da diverse persone vicino a me e nella mia propria scuola,
      e apoggio da pochissimi e da chi meno me lo aspettvo …a latina…
      dal 2011 vivo a madrid. – finalmente nella mia patria! e circondata da chi mi vuole bene e mi rispetta.
      da ottobre 2012 ho la mia nuova scuola qui – felice sia nella vita privata che nel mio lavoro con la mia scuola.

      il sito mundoespanol.it non esiste piu.
      ho il mio sito col mio nome e sono sempre su facebook e twitter.
      ogni tanto torno in italia… ma sempre di meno…

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