Giovanni Brecciaroli

Musicista versatile d’estrazione moderna, prima di approdare al Canto Lirico, studia chitarra classica con il M.Piaggesi, chitarra Jazz con il M. Mancinelli e flauto traverso con il M. Farinelli. Inizia lo studio del canto a Pesaro poi a Teramo ed infine a Roma con la M. Jolanda Magnoni (titolare di cattedra al Conservatorio S.Cecilia). Esperienze in tutti i generi musicali, dalla musica da ballo al piano-bar, alla fusion e al jazz, nel 1982 intraprende l’esperienza della Lirica. Debutta in Francia al Festival D’Avignone al ” Theatre de la Tarasque “nel 1988 con “Decameron”, e nello stesso periodo tiene concerti in Francia (Tolosa “Universitè La Miraille” – Tolosa “Festival Maison de Racines du Monde”, ” Parigi “Citè Univeritarie” – Le Cap D’Agde “Jeux de Mediterrane”).

Collabora come solista con vari cori esibendosi in Italia:
Teatro “R.Sanzio”d’Urbino – Perugia “Sala dei Capitani” ed in Europa – Francia – Belfort “Festival International Universitarie “, Cecoslovacchia (Praga), Ungheria (Pecs). Collabora con il Coro Lirico “G.Bellini” nella stagione 1996/97 e partecipa alle opere “Traviata, Tosca (Kabavainska-Armiliato), Sansone e Dalila (Carreras), Il Barbiere di Siviglia, Carmen, Il Teseo Riconosciuto, Lucia di Lammermor. Come solista debutta nel 1997 a Jesi -Teatro Pergolesi , Livorno – Mantova – in “Il Trovatore”, poi “Roderigo” in Otello ” Ruy Blas” – Turandot. Ha diretto il Coro per Voci Bianche della scuola, coro che ha partecipato alla “Carmen” stagione lirica 96 ,”Tosca” stagione lirica 98. “Turandot” stagione lirica 99 (Jesi –Livorno – Mantova).

Ha composto le musiche dell’opera musicale per bambini ” La Fabbrica dei mondi” andata in scena al Teatro Pergolesi – Jesi il 4 dicembre 1999. Partecipa come solista alle opere: Francesca da Rimini – Sferisterio Macerata 2004, Trovatore – Le Muse Ancona 2005 e come corista del coro lirico V.Bellini di Ancona a tutte le stagioni liriche (dal 2000 al 2006) di Jesi, Fermo, Fabriano, Ancona, Macerata e Mantova.

Termina l’attività teatrale nell’aprile del 2006 per dedicarsi alla chitarra flamenca, strumento che ha suonato nelle formazioni “La Morita“, “Flamenco Romancero“, “Costa del Sur” e “The Latin Groove“, gruppo con il quale è andato in tournè in Repubblica Ceca dal 2008 al 2010. Dal 2009 è direttore artistico della manifestazione “6 CORDE”, una settimana tutta dedicata alla chitarra, che ha visto come ospiti i chitarristi: Lucio Pozone, la Compagnia Flamenco “La Morita”, Giovanni Seneca, Luca Celidoni, Donato Bigotti, Gigi Cifarelli, Andrea Braido, Stef Burns e Dodi Battaglia.

Attualmente è condirettore della Scuola Musicale “G.B.Pergolesi” di Jesi, dove insegna canto e chitarra flamenca, dirige il coro Santa Lucia di Jesi e collabora come chitarrista flamenco con la formazione “Giacomo Medici e la isla latin ensemble”.

Produzioni discografiche:
MC – Decameron – 1990
CD – Prima Missa – G.Aquilanti – 1993
CD – Karate Warrior II (colonna sonora) – BEAT (1995)
CD – Messa Solenne in Sol Maggiore – Cherubini 1997
CD – Souvenir d’Italie (celebri arie italiane) edito in Francia – 1998 –
CD – Ruy Blas di F.Marchetti – Bongiovanni – 1998
CD – La fabbrica dei mondi – (Opera musicale) – GBP 09 – 1999
CD – Ritmi e simmetrie – (Colonna Sonora) – BDP Firenze – 2000
CD – “AESIS – Quasi effigies parva Romae” – Archeo Club d’Italia – 2001
DVD – Les Contes d’Hoffman – Sferisterio – 2004
DVD – Francesca da Rimini – Sferisterio – 2005
CD – The Latin Groove – Mucho mas – 2008
CD – La Dea della Rumba – Joys Edizioni musicali – 2011
CD – Noche de Luna – Joys Edizioni musicali – 2012

Partecipazioni trasmissione televise e radiofoniche:
– Sky Opera con “Il Barbiere di Siviglia” – Sferisterio 1995
– RAI “Prima della Prima” per le opere: Les contes d’Hoffman 2004, Il Pirata
2005, Nabucco 2006.
– Radio R.A.I.; Ruy Blas diffusa il 21 Novembre 1998.

Tutto iniziò…
Nel lontano 1974, quando su consiglio del maestro Pauri di Ancona mia madre mi regalò una chitarra classica, ancora ricordo il nome, era una Ferrarotti di Torino.

Hai capito subito che il flamenco sarebbe stata la tua professione?
No, assolutamente…. Entrai in conservatorio nel 1977, e dopo l’anno di prova passai a canto. Abbandonai la chitarra a livello professionale per intraprendere la carriera lirica (tenore), che ho svolto fino al 2008, dopodiché sono tornato al mio primo amore, appunto la chitarra flamenca.

Hai mai pensato di non farcela?
Sempre, ma adoro mettermi in gioco, per cui anche nelle situazione più difficili non mi tiro mai indietro, praticamente mi sfido.

Chi sono i tuoi punti di riferimento musicalmente parlando?
Adoro Paco Serrano e Vicente Amigo. Paco per il tocco che ha, Vicente per la maestria compositiva.

Qual è secondo te il modo migliore di apprendere? Quante ore alla settimana dedichi allo studio?
Ricordo ancora la prima volta che andai a Granada alla scuola “Las Cuevas”; lì feci lezione con Marcos Garcias, e la prima cosa che fece fu quella di prendermi i fogli di musica e buttarli nel cestino dicendomi: “con questi non ci fai niente”!!! Fortuna che con me avevo il telefonino e potevo registrare il video della lezione. Per suonare bene flamenco bisogna praticare, praticare e praticare… non esiste altra soluzione, diciamo però, che se hai una buona lettura musicale, sicuramente sei avvantaggiato.

Quale è stato l’ostacolo più grande che hai incontrato nel tuo percorso?
Il mio lavoro di insegnante di canto. Sembra strano ma è così… non posso suonare flamenco se insegno canto per vivere.. purtroppo il flamenco almeno in Italia non ti da la possibilità di portare avanti una famiglia, ma forse non ce la fai neanche se vivi da solo.

Chitarra solista o da accompagnamento al baile? Dove ti esprimi meglio?
Chitarra solista!!!.. Lì faccio quello che voglio. L’accompagnamento al baile è davvero divertente e stimolante, è un lavoro di gruppo e come tale devi rispettare le esigenze di ognuno dei partecipanti.

Ti senti più artista o più insegnante?
Bella domanda, sicuramente insegnante di canto lirico, nel flamenco diciamo, mi considero studente.

Qual’è il messaggio che vorresti trasmettere ai tuoi allievi?
L’amore per la musica.

Preferisci accompagnare un cantaor o un bailaor?
Cantaor, si hanno più possibilità di giocare con la chitarra.

Quale il momento della giornata dove ti senti maggiormente creativo?
Di solito la mattina presto, ho quasi composto tutto il mio CD “Noche de Luna” tra le 06.00 e le 09.00.

Quali sono le tue inquietudini d’artista ? Cosa ti fa salire l’ispirazione?
Cerco di realizzare con la chitarra immagini di vita quotidiana come un volo d’aquilone, un temporale, una passeggiata in bicicletta, un buon aperitivo, una notte di luna in riva al mare.

Quali sono i tuoi progetti attuali?
Ho appena concluso il CD “Noche de Luna” un disco strano dove la musica flamenca e la melodia italiana viaggiano insieme; una bella contaminazione che uscirà a fine giugno 2012.

C’è stato un momento della tua carriera particolarmente emozionante e per questo indimenticabile?
Diversi, in genere la partecipazioni a importanti manifestazioni quali quella dello scorso anno, il festival “Adriatico Mediterraneo”, e povero me!!!… due giorni dopo l’esibizione di Vicente Amigo ed il suo gruppo.

Il tuo sogno nel cassetto?
Far ascoltare le mie composizioni ai miei due idoli Paco Serrano e Vicente Amigo.

Qual’è l’artista della scena attuale che più corrisponde al tuo gusto e che più ti emoziona?
Ripeto e confermo Vicente Amigo, anche se ultimamente seguo anche David Carmona.

La tua meta ideale: Sevilla, Jerez, Madrid o…?
Penso Granada, decisamente un bel posto.

Hai incontrato qualche difficoltà ad inserirti nell’ambiente flamenco italiano?
No, c’è talmente tanto posto a disposizione…

Quale è il palos che preferisci suonare?
Di gran lunga il Taranto come chitarra solista, come accompagnamento al baile la Siguiriya.

Il tuo più grande difetto e il tuo più grande pregio sia come artista che come persona.
Lascio la risposta a chi mi conosce, io sarei “di parte”.

A che cosa pensi un momento prima di salire sul palcoscenico?
Cerco di rilassarmi e di non pensare a nulla; mente sgombra per dare la massima concentrazione sul palco.

Descrivici le emozioni che provi mentre suoni…
Una grande libertà, un po’ come quando cantavo, tutto quello è dentro di me che esce questa volta, invece che tramite le corde vocali con le corde della chitarra

Quanta parte di improvvisazione c’è quando sali sul palco?
Poca, direi quasi niente, tutto è preparato prima.

Chitarra solista su di un palco. Chi vorresti con te come accompagnamento al cante y al baile?
Al cante Sonia Miranda, adoro la sua voce, al baile Farruquito; i suoi sono degli spettacoli eccezionali

Il tuo segreto inconfessabile…
Comprarmi una Manuel Reyes, ma siccome ha costi proibitivi mi accontento delle mie, una Jesus Bellido ed una Conde con i bischeri Media Luna.

Qual’è il tuo rapporto con gli altri colleghi?
Ottimo, ho trovato subito feeling con tutti quelli che ho incontrato, diciamo in genere mi hanno sempre aiutato.

Un consiglio per coloro che vogliono intraprendere il flamenco come professione.
Come professione!!! Credo che in Italia i chitarristi professionisti si contino su una mano, se devo essere sincero non lo consiglio come primo lavoro..

Se tornassi indietro quali sono le cose o le scelte che non rifaresti?
Non ho rimpianti, da un punto di vista professionale penso di aver fatto le scelte giuste.

Come ti vedi tra una ventina di anni?
Vecchio fuori, ma pazzerello come sempre.

Per che cosa vorresti essere ricordato?
Per la mia musica e la mia allegria.

Il flamenco in una parola
Passione.

Grazie a Giovanni. Per chi volesse approfondire:


3 pensieri su “Giovanni Brecciaroli

  1. Giovanni è una persona e un artista d’altri tempi e allo stesso tempo frizzante e moderno, sa coinvolgerti stupirti amaliarti con classe tecnica e simpatia, in breve… grazie magister!

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  2. ho conosciuto Giovanni quando eravamo ragazzi … 16/17 anni. era sempre in compagnia della sua amante LA CHITARRA :).. se ci ripenso la chitarra per lui è un suo arto, un braccio, una diramazione del suo cuore!

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