Rossella Mitrano

Rossella Mitrano
Inizia il suo percorso di studi con la danza classica all’età di sette anni presso la scuola di “Luciana Novaro” di Milano.  Studia Flamenco con le più importanti insegnanti e bailaoras presenti in Italia.
Si perfeziona in Spagna con: La Precy, La Chiqui de Jerez, Javier La Torre, La Yerbabuena, Israel Galvan ed altri perché la sua formazione continua.
Studia cante flamenco con Josè Salguero e Carmen Amor, tecniche di canto con Carola Caruso.
Insegna “Baile” flamenco a Milano da oltre 10 anni. Si esibisce in festival e teatri, in spettacoli con formazioni sia italiane che spagnole. E’ tra i fondatori del gruppo “AIRE FLAMENCO”.
Si è esibita nei tablao milanesi “Cafè del tio” e “Gimmis Club” collaborando con il PUNTO FLAMENCO di Maria Rosaria Mottola.
Nel 2002 collabora con l’ORCHESTRA GUIDO CANTELLI” di Milano nella realizzazione dello spettacolo “Carmen de los Corales” creando ed interpretando la coreografia della parte di Flamenco, spettacoli andati in scena al Teatro dal Verme (Milano) e nella “Sala Verdi” del conservatorio di Milano.
Dal 2005 danza come solista nella compagnia di SIMON BESA.
Nel 2006-2007 partecipa allo spettacolo “Respiro Blanco”, regia e coreografia della ballerina Silvia Vladimivsky (Teatro Fantastico di Buenos Aires),  in qualità di danzatrice, cantante e creatrice delle melodie flamenche. Lo spettacolo è stato rappresentato presso il Festival teatrale di Mogadino Svizzera e presso il Festival Fontanon Estate Roma.
Come docente da tre anni porta avanti il progetto “Tablaito”, ideato per la formazione e preparazione degli allievi alle esibizioni soliste stile Tablao Flamenco.

Come ti sei avvicinato al flamenco?
Grazie a mio padre (lui è il ballerino di casa)… Ricordo che da piccola mi soffermavo a guardare estasiata la copertina di un suo disco che riportava una scritta sola FLAMENCO. A dodici anni mi ha iscritto al primo stage di sevillanas con il mio primo maestro William Saville. L’idea più precisa mi è stata tramandata più avanti da Silvia Llanos, lei mi ha fatto conoscere il cante, la chitarra e la palmas… TUTTO, grazie Silvia!!

Quando hai capito che sarebbe stata la tua professione?
Quando sono salita sul palco e sparita la paura mi ha avvolto un’energia forte e gioiosa.

Hai mai pensato di non farcela?
Ogni volta che vedo i grandi maestri!…ma poi fortunatamente mi passa e torno al piacere.

Chi sono i tuoi punti di riferimento?
Tutti…

Quante ore alla settimana dedichi allo studio?
All’inizio mi obbligavo ad allenarmi sudando (2 ore 2 ore e mezzo al giorno), ora mi nutro di sensazioni, del vivere quotidiano… così anche nei sogni studio, indago, approfondisco, il flamenco c’è sempre!! In previsione di uno spettacolo comunque mi alleno. Almeno un ora al giorno, per 15 giorni…

Quanto ha influito il flamenco nelle tue scelte personali?
Per me non è vacanza se non si va in Spagna.
A casa mia ho una cantina che uso per ballare.
Mio marito suona la chitarra (fortunatamente).
Tutta la musica la paragono al flamenco.
La maggioranza dei miei amici è appassionata di flamenco…
Praticamente influisce su tutto…

Qual è stata, se c’è stata, la più grande difficoltà che hai incontrato per raggiungere i tuoi obiettivi di artista?
La timidezza

Tecnica ed espressività. Che cosa viene prima?
Primero el compas
Secondo il cuore e… se non vuoi delirare è meglio supportarlo con la tecnica…

Ti senti più artista o più insegnante?
Mi sento un’eterna allieva, imparo da tutti, persino dal mio gatto!

Qual’è il messaggio che vorresti trasmettere ai tuoi allievi?
La sincerità

E quale al pubblico?
La sincerità…

Quale tipo di pubblico vorresti conquistare?
Quello vivo

Qual’è il tuo rapporto con gli altri colleghi?
Di gioco se è possibile

Quali sono i tuoi progetti attuali?
La ricerca, nel movimento, nei suoni, nelle sensazioni…

C’è stato un momento della tua carriera particolarmente emozionante e per questo indimenticabile?
Il prossimo…

E che cos’è che non hai ancora fatto ma che speri un giorno di fare? Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Insegnare ai bambini e afflamencare canzoni italiane…

Qual’è l’artista/collega (bailaor, cantaor, tocaor) della scena attuale che più corrisponde al tuo gusto e che più ti emoziona?
Israel Galvan. L’ultima volta che l’ho visto dal vivo ho pianto. Ballando è sempre presente, rischia il tutto e per tutto, è vivo… mi trascina nei suoi mondi…

La tua meta ideale: Sevilla, Jerez, Madrid o…?
Jerez (il resto lo conosco poco)

Tradizione o modernità?
Tutte e due se ben miscelate… Adoro l’accompagnamento di chitarra tradizionale dell’escobilla di Soleà così come la morbidezza del cante di Mayte Martin

Pensi che ‘il Duende’ sia solo una prerogativa del popolo gitano o spagnolo?
No. Quello che hanno gli spagnoli-gitani e che noi stiamo perdendo è un rapporto con la vita primitivo e spontaneo, nel bene e nel male… (se dura anche per loro)… questo gli crea terreno fertile per le emozioni.

Il tuo più grande difetto come artista e come persona
La fretta…

Il tuo più grande pregio come artista e come personaIl senso dell’humor…

La prima letra che ti viene in mente…
Gitano dame veneno….ay si me quiere dimelo…y si no dame veneno…y ponte a la calle y di…que a muerto tu dulce dueña…ay del  veneno que que le dii iiii iiiiiii iiiiiiayayayayyyiii…

A che cosa pensi un momento prima di salire sul palcoscenico?
Comincia il sogno…

Ascolti altri generi musicali oltre al flamenco? Se si quali?
Tutti tranne l’hard rock, il liscio e Laura Pausini…

L’ultimo film che hai visto al cinema? L’ultimo libro che hai letto se preferisci…
Come film “il cacciatore di aquiloni”, come libro “venire al mondo e dare alla luce” (è un po’ a tema dato il periodo)…

La tua giornata ideale?
Ballare in terrazza sotto il sole rovesciandomi secchi d’acqua in testa (ovviamente d’estate…;-) )

Un consiglio per i nostri lettori che vogliono fare del flamenco la loro professione
Cercate di divertirvi… così da abbreviare i tempi.
Escuchar muchissimo cante e se è possibile imparare qualche letras perché è una cultura diversa dalla nostra che va integrata…
Usare consapevolezza: ad un certo punto del mio percorso, ho capito che la magia del flamenco non stà nell’ “essere fuori” ma nell’essere “totalmente dentro”…testa e cuore. …un po’ come lo ZEN… (io ora respiro)…

Il tuo compagno/a ideale: dentro o fuori dell’ambiente flamenco?
Qualcuno che ami la bellezza…

Il flamenco in una parola
FLAMENCO …jajajaja ….mmmmm…..VITA?…

Ringraziamo Rossella, per altre informazioni :

 

Rossella Mitrano por siguiriya: 

Un pensiero su “Rossella Mitrano

  1. Lo scorso anno hai insegnato da noi per poco tempo, poi ci hai lasciato per la gravidanza. Il video e’ bellissimo. Se hai ripreso l’insegnamento e vuoi tornare da noi per il corso di flamenco noi saremo lieti di riproporre questa disciplina. Complimenti ancora e a risentirci a presto. Ciao

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